Quali sono le destinazioni dove mangiare bene, senza spendere un occhio della testa? Ne abbiamo selezionate ben cinque, dando utili suggerimenti sulle specialità da provare assolutamente. Come i famosi bretzel a Monaco di Baviera, o la piadina a Rimini; o ancora la pizza al portafoglio a Napoli e infine un salto al Mercato del Capo di Palermo, dove mangiare anche pesce fresco di qualità, ma rientrando sempre nel budget.
Cosa mangiare a Monaco di Baviera
Tra le città più importanti della Baviera, non si può non citare Monaco: vicina alle Prealpi e alle Alpi, è uno di quei luoghi da vedere almeno una volta nella vita. Ma cosa mangiare a Monaco? Quali sono le specialità da non perdere? Al primo posto non possiamo non mettere il bretzel: è un simbolo della cultura culinaria tedesca, che si prepara rigorosamente con il metodo Laugenbach. Si può mangiare in ogni stagione e il prezzo è di appena… 2 euro.
Sempre dal punto di vista delle specialità che non costano molto, ecco che suggeriamo di provare l’obatzda, una crema spalmabile composta da formaggi molli e a cui viene aggiunta l’erba cipollina, la birra, la cipolla, il cumino e spezie che la rendono intrigante. Saliamo un po’ di prezzo con i knodel o canederli, ovvero gnocchi realizzati con pane raffermo, ma vanno considerati come un piatto unico. Non costano moltissimo, invece, bratwurst e weisswurst, per provare l’autentica cucina bavarese: in Germania sono tantissimi i piatti interessanti.
Cosa mangiare a Rimini
Spostiamoci in Italia, dove sono molteplici le città che ci danno modo di fare un viaggio da sogno e spendere poco per mangiare. Per le vacanze a Rimini, abbiamo l’imbarazzo della scelta: è una delle località “top”, dove provare sapori di mare e di terra, senza escludere alcun piatto. Ma anche lo street food merita di certo una menzione: piadina e cassone sono adatti per un pranzo al volo, magari in spiaggia.
Numerose sono le trattorie romagnole dove fermarsi a provare la cucina più autentica. Per chi predilige i sapori del mare, non possiamo che suggerire passatelli al ragù di pesce, pesce fritto e alla griglia, il brodetto e le “poveracce” (ovvero le vongole) con polenta. Invece, per quanto riguarda le specialità di carne, anche in questo caso non ci si trova affatto male tra passatelli in brodo, tagliatelle al ragù, cappelletti, strozzapreti, grigliata di mora romagnola.
Cosa mangiare a Napoli
Mangiare bene e spendere poco a Napoli? No, non è per nulla difficile, considerando che ci troviamo in una delle località più economiche d’Italia. Le specialità rappresentative di questo territorio, un po’ come per Rimini, spaziano dal pesce alla carne, tra cui friarielli, mozzarella di bufala, frittatine di pasta, street food, pizza nella variante al portafoglio e fritta.
Interessante è la possibilità di prenotare in una delle molteplici trattorie dove poter provare un po’ di tutti, con menù fisso, tra antipasti al tavolo o antipasti al buffet, in cui rientra la classica parmigiana di melanzane. E la pasta? Genovese, pasta e patate, o ancora la “nerano”.
Cosa mangiare a Belgrado
Ritorniamo in Europa prima di fare un “volo” verso Palermo: la gastronomia serba da provare a Belgrado è molto interessante perché dà la possibilità di assaggiare specialità che derivano dalla fusione di varie cucine, come quella greca, turca, ungherese e infine bulgara.
Tra i piatti da provare citiamo il čorba, che è una minestra con brodo di carne o pollo, e solitamente interiora dii vitello. Il Ćevapčići è invece di derivazione turca, e consiste in polpette cilindriche, tipo salsiccia, realizzate con manzo e agnello. Per chi ama le torte salate, la gibanica è irrinunciabile: sembrano lasagne, ma non lo sono affatto, e il formaggio c’è in abbondanza.
Cosa mangiare a Palermo
Anche Palermo rientra di diritto tra le mete più economiche dove spendere poco e mangiare assolutamente bene. Ballarò, Vucciria e Mercato del Capo sono famosi in tutta Italia e nel mondo: colori, voci, cibi. Ed è proprio qui che suggeriamo di venire per provare le specialità della città a un costo irrisorio.
Le arancine rientrano nella rosticceria, ma nello street food citiamo pane, panelle e crocché, lo sfincione, la raschiatura (rimasugli di patate e ceci), il pane con la meusa (milza di vitello bollita), o ancora gli involtini alla palermitana, la cotoletta alla palermitana, la pasta con le sarde e gli anelletti al forno.